2.1. = CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO ART. 6 LETT.RA H) – In evasione al quesito sottoposto si precisa che l’impiego di personale in numero sufficiente a garantire il regolare assolvimento quantitativo e qualitativo del servizio, non può tenere conto del personale impiegato nell’anno scolastico dalla ditta uscente dal momento che l’espletamento del servizio è stato condizionato e limitato sia dalle problematiche COVID che dalle pendenze giudiziarie che hanno portato all’annullamento della gara (in ragione del quale il servizio è stato espletato in via provvisoria sotto riserve di legge e senza l’attivazione di tutti i 3 punti di cottura). Ad ogni buon conto nella quantificazione dell’incidenza della manodopera ciascuna ditta dovrà attenersi ai fabbisogni conseguenti alle prescrizioni del C.S.A. e del Disciplinare di gara concernenti l’allestimento e messa in esercizio dei 3 punti di cottura che, sulla base delle rilevazioni pregresse di personale addetto, possono essere di seguito precisati: - Manoppello C.U. nr. 2 addetti - Manoppello Scalo nr. 3 addetti - Manoppello Fraz. Ripacorbaria nr. 2 addetti. E’ da precisare che ciascun addetto dovrà essere debitamente titolato e munito dei requisiti ed abilitazioni occorrenti alla cottura, manipolazione, confezionamento, somministrazione del cibo. Resta in facoltà della ditta concorrente disporre l’attività del personale sulla base delle proprie esigenze di pianificazione ed organizzazione interna, fermo restando che conformemente alle condizioni e prescrizioni di C.S.A. e DISCIPLINARE, i punti cottura (nonché la successiva somministrazione, distribuzione ecc..), con il relativo personale ivi allocato, dovranno essere operativi su tutti i plessi scolastici.

1.1. DISCIPLINARE ART. 15.7 = La Stazione Appaltante ha richiesto che l’offerta sia comprensiva dell’allestimento delle cucine, secondo le modalità di cui all’art. 6 C.S.A. presso e nelle varie sedi dei plessi scolatici (Centro Urbano, Manoppello Scalo e Fraz. Ripacorbaria), ragion per cui tutte le certificazioni richieste all’art. 15.7 (UNI EN ISO 9001:20015 – UNI EN ISO 22000:2005), possedute dalla ditta concorrente, devono essere rilasciate da organismo indipendente ACCREDIA e ivi incluso quello di cottura alternativo di cui la ditta deve attestare in sede di offerta la disponibilità. 1.2. DISCIPLINARE ART. 20 PUNTO B) = La dichiarazione di disponibilità di prodotti alimentari a km. 0, biologici, IGP e DCC provenienti dalla Regione Abruzzo deve intendersi con riferimento esclusivo alla concreta capacità della ditta concorrente di porsi approvvigionare di tali derrate alimentari nella somministrazione del servizio affidatole. Ed a tal fine, considerando anche che, in molte circostanze lo stesso produttore opera nel mercato attraverso distributori e/o rivenditori, anche al fine di prevenire eventuali ed ingiustificate restrizioni alla circolazione delle merci ed alla concorrenza, saranno considerate valide, e quindi meritevoli di punteggio, le dichiarazioni di disponibilità rese non solo dai produttori ma anche da terzi (rivenditori, distributori ecc..) a condizione che le stesse siano circostanziate sia per quanto riguarda i tempi e modalità di fornitura per l’intera durata dell’appalto (2021-2023) sia per quanto concerne la riscontrabile capacità del terzo (rivenditore e/o distributore) a rifornirsi dal produttore (ad es. attestandone acquisti per volumi non irrisori). 1.3. DISCIPLINARE AVVALIMENTO ART. 21 = La certificazione di qualità ISO 9001: 2015 non è prevista tra i requisiti di capacità tecnico organizzativa ed economico finanziaria, contemplati dall’art. 83, comma 1, lett. b) e c) d.lgs. 50/16, secondo quanto prescritto all’art. 21 del disciplinare di gara (lex specialis), ma normata dall’art. 87 d.lgs. 50/16 e tale collocazione rende inapplicabile tale istituto rispetto ai requisiti contemplati in disciplinare ex art. 83, ragion per cui non può essere oggetto di avvalimento. Infatti, considerando la peculiarità del servizio (di refezione scolastica), la certificazione di qualità, attiene all’organizzazione e ai processi aziendali di produzione, conseguita a seguito della conformazione dell’organizzazione ad una serie di norme relative ai processi produttivi e viene accertata da un ente indipendente. Quindi la natura soggettiva di tale certificazione (e di conseguenza la sua non ricorribilità all’avvalimento di terzi) emerge in maniera inequivocabile dalla normativa e dal disciplina di gara.